Partiamo da un dato di fatto: c'è chi vende links e chi li compra perchè i links sono (anche) quelli che consentono di posizionare i propri siti all'interno dei motori di ricerca.
Quando si parla di garanzia del risultato per l'attività SEO si scatenano sempre interminabili diatribe tra gli addetti del settore. Credo sia una cosa tipicamente italiana per cui si smette di ragionare, cercando di definire i problemi per arrivare a una soluzione condivisa, e si inizia con l'aderire a una determinata posizione cercando di sostenerla con ogni mezzo.
Avendo un blog abbastanza popolare e sul quale ho investito un bel pò di tempo libero ( e non solo) ricevo spesso emails da markettari che cominciano quasi sempre così:
Il rapporto tra cittadini e siti web della Pubblica Amministrazione è sempre stato un rapporto difficoltoso. In questi ultimi anni la P.A. si è voluta dotare di regole che aumentassero la trasparenza e la fruibilità dei propri siti ma, molto spesso, le istituzioni non sono state in grado di attenersi alle regole che loro stesse si erano date.
Lo abbiamo scritto e lo scriveremo sempre e in ogni circostanza: oggigiorno non si può immaginare di approdare sul web senza conoscere le basi della SEO e del web marketing.
Questa interessante infografica mostra come il tempo di caricamento di un sito e-commerce (ma vale anche per qualsiasi altro sito) sia un fattore da tenere in seria considerazione se vogliamo offrire una migliore esperienza di navigazione ai nostri visitatori e, di conseguenza, aumentare le conversioni (vendite, contatti, iscrizione newsletter ecc.).
Come si sta sviluppando l'e-commerce in Italia? Vale la pena di investirci? In questo breve video la chiacchierata con Gianluca Diegoli, Digital Marketing Manager, che, in estrema sintesi, tratteggia un quadro in chiaroscuro per quanto riguarda il commercio online nel Bel Paese.